Cervello, percezione, movimento: nuova luce dalla realtà virtuale

Cervello, percezione, movimento: nuova luce dalla realtà virtuale.SAN DIEGO – Nuove tecniche che si ispirano ai videogiochi, applicate alla ricerca umana e animale stanno gettando nuova luce su come il cervello percepisce e risponde agli stimoli dell’ambiente circostante. E’ quanto emerge dalla conferenza stampa tematica conclusasi in questo momento al meeting di San Diego della Society for Neuroscience (SfN).

Utilizzando tecnologie allo stato dell’arte capaci di simulare ambienti realistici i nuovi studi presentati a Neuroscience 2010 chiariscono i meccanismi con i quali il cervello è capace di “navigare” nell’ambiente, identificando e ricordandosi gli stimoli percepiti all’interno del loro naturale contesto.

Allo stesso modo, nella ricerca umana, gli scienziati iniziano ad applicare queste tecniche innovative in ambito clinico per aiutare le persone colpite da ictus a riabilitare le funzioni del cervello.

Queste le novità presentate a Neuroscience 2010:

  • Legame tra velocità del movimento e memoria. L’osservazione del cervello di un individuo in un nuovo ambiente dimostra che spostamenti lenti favoriscono la formazione del ricordo di un posto, mentre la velocità aumenta la fase di captazione di ciò che ci circonda (Loren Frank, PhD, abstract 100.8)
  • Invecchiare rende difficile distinguere oggetti tra loro simili. La corteccia perineale, implicata nella percezione e nella memoria, subisce dei deficit con l’età. In soggetti anziani, infatti, la somiglianza tra due oggetti richiama vecchi ricordi che non permettono di distinguerli tra loro. I soggetti giovani, invece, passano più tempo a osservare e studiare le differenze (Sara Burke, PhD, abstract 204.5)
  • Il gioco virtuale aiuta la riabilitazione degli arti. Pazienti che hanno subito ictus recuperano l’abilità dell’uso delle mani rapidamente se sottoposti ad un periodo di training con un videogioco. Questo recupero avviene grazie all’aumento delle connessioni tra le diverse regioni del cervello (Sergei Adamovich, PhD, abstract 84.12)
  • La singola cellula nervosa fotografata in un ambiente “virtuale”. Nell’ippocampo, sede della memorizzazione delle informazioni, sono presenti delle cellule deputate a registrare il nostro “punto di partenza” durante uno spostamento. La scoperta di dove esattamente si trovino queste cellule è stata fatta grazie all’osservazione di modelli animali in movimento in un percorso virtuale, dove l’attività di un centinaio di cellule è stata osservata con la tecnica del functional imaging per identificare i “navigatori” del nostro corpo (David Tank, PhD, speaker’s summary)

“Il nostro cervello continua a cambiare durante la nostra conoscenza del mondo”, sottolinea Veronique Bohbot, esperta in plasticità cerebrale del Douglas Mental Health University Institute della McGill University. “I metodi di ricerca ora permettono ai ricercatori di studiare questi cambiamenti, investigando le differenze con cui ciascun individuo usa la memoria spaziale, la navigazione e la funzione motoria, così come le implicazioni per l’uso di dispositivi di navigazione come i GPS ”.

Hanno preso parte alla conferenza stampa:

  • Loren Frank, University of California – San Francisco, San Francisco, Calif.
  • Sara Burke, University of Arizona, Tucson, Ariz.
  • Sergei Adamovich, New Jersey Institute of Technology, Newark, NJ
  • David Tank, Princeton, Princeton, NJ
  • Veronique Bohbot, McGill University, Montreal, Quebec (moderatore)

References:

  • Abstract 100.8 Summary: Brain Cell Communication in Memory Center Varies with Animals’ Movements. Optogenetics study suggests motion determines how an experience is stored in memory – Senior author: Loren Frank, PhD (415) 502-6317 University of California, San Francisco loren@phy.ucsf.edu San Francisco, Calif.
  • Abstract 204.5 Summary: Older Animals Unable to Distinguish Similar-Looking Objects. Study suggests old rats had same trouble recognizing items as brain-damaged young rats – Co-author: Sara Burke, PhD (520) 626-2312 Evelyn F. McKnight Brain Institute burkes@nsma.arizona.edu University of Arizona Tucson, Ariz.
  • Abstract 84.12 Summary: Video Game-Based Therapy Helps Stroke Patients Recover. Study finds patients who practice in a virtual environment improve arm movement – Co-author: Sergei V. Adamovich, PhD (973) 596-3413 New Jersey Institute Technology adamovic@njit.edu Newark, N.J.
  • Speaker’s Summary: Functional imaging of hippocampal place cells at cellular resolution during virtual navigation (203.18) Poster Session: Learning and Memory: Gamma and Theta Activity Sunday, Nov. 14, 9–10 p.m., San Diego Convention Center, Halls B–H – Speaker: David Tank, PhD (609) 258-7371 Princeton University dwtank@princeton.edu Princeton, N.J.

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Le altre conferenze stampa tematiche di Neuroscience 2010 in diretta su BrainFactor…

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