L’alba del pianeta delle scimmie

Siamo pronti ad assistere all’alba del pianeta delle scimmie? I primati non umani possono davvero parlare, come si immaginava Michael Crichton nei suoi romanzi giocati sul filo del salto ontologico? Beh, parlare proprio magari no, almeno per il momento. Ma vocalizzare “motivetti” di loro stessa composizione dal valore di segnali sociali sì, stando a quanto riportano su Plos One i primatologi del Max Planck Institute for Ornithology di Seewiesen, in Germania.

La scoperta che i gorilla vocalizzano durante i pasti – dicono i ricercatori – può portare nuova luce su come il linguaggio sia comparso negli umani all’alba della loro evoluzione. Per intanto, va riconosciuta l’intenzionalità del comportamento sonoro di questi animali, che sembrano voler esprimere soddisfazione in merito al cibo mangiato e comunicare agli altri membri che è ora di pranzo.

In realtà il fenomeno non è del tutto nuovo: era noto in altri animali, tra i quali scimpanzé e bonobo, ma è la prima volta che lo si riscontra nei gorilla allo stato naturale. È stata la primatologa Eva Luef del Max Planck a osservare due gruppi di gorilla di pianura nella Repubblica del Congo, in Africa, arrivando a identificare due tipi di vocalizzi:

  • uno è una sorta di ronzio a bassa frequenza che dà l’idea di un sospiro di appagamento;
  • l’altro sembra un vero e proprio “canto”, consistente in una serie di brevi e differenziate note acute che si sviluppano in una melodia sempre nuova.

Ecco il ronzio:

Ecco il “canto”:

Image credits: Shutterstock

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