LONDRA – I ricercatori del Francis Crick Insitute di Londra hanno messo a punto una tecnica di imaging capace di acquisire informazioni su strutture e funzioni di tessuti cerebrali a livello subcellulare (pochi miliardesimi di metro), rilevando allo stesso tempo l’ambiente circostante.
“Il nostro approccio – spiegano in un comunicato stampa – supera i limiti dell’osservazione dei tessuti a risoluzioni differenti, consentendo di osservare anche le cellule circostanti e il loro funzionamento, ottenendo una fotografia completa delle reti nervose del cervello”.
“Finora – proseguono – era possibile osservare o la struttura o la funzione del tessuto e se si cercava il dettaglio in scala nanometrica, non era possibile avere informazioni di contesto”.
Il nuovo metodo “multiscala” è adesso in grado di combinare sette tecniche di osservazione, tra cui imaging in vivo, microscopia elettronica, tomografia con sincrotrone a raggi X, col risultato di avere uno “spaccato” a livello sia di reti neurali che di singole cellule e strutture minori.
Lo studio è stato pubblicato in questi giorni da Carles Bosch e colleghi del Sensory Circuits and Neurotechnology Laboratory diretto da Andreas Schaefer di UCL, in collaborazione con altri enti di ricerca internazionali, su Nature Communications.
Lo studio:
Bosch, C., Ackels, T., Pacureanu, A. et al. Functional and multiscale 3D structural investigation of brain tissue through correlative in vivo physiology, synchrotron microtomography and volume electron microscopy. Nat Commun 13, 2923 (2022). https://doi.org/10.1038/s41467-022-30199-6 – Open Access
https://www.nature.com/articles/s41467-022-30199-6
Featured image: NIH
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