Sono più di 100 trilioni i batteri con cui il nostro corpo convive, localizzati sulla superficie della pelle, nella cavità orale e nel tratto digerente. Questi batteri formano il nostro microbiota di cui ben poco si sa, a partire dal corredo genetico.
Sembra che uno squilibrio di questo ecosistema possa aumentare la predisposizione ad alcune patologie. In un recente studio pubblicato su Movement Disorders, i ricercatori dell’Università di Helsinki hanno investigato il macrobioma in pazienti con malattia di Parkinson e hanno scoperto differenze significative rispetto ai soggetti sani.
Ad esempio, la numerosità di Prevotellaceae nelle feci dei soggetti con malattia di Parkinson era del 77,6% inferiore rispetto ai sani; inoltre, la relativa numerosità di Enterobacteriaceae è stata associata alla severità dell’instabilità posturale e nella difficoltà a camminare.
Sebbene occorrano ulteriori studi per approfondire questo nuovo filone di ricerca, i risultati emersi dallo studio suggeriscono che nei pazienti con malattia si Parkinson il microbioma intestinale è alterato, e collegato al fenotipo motorio.
Lo studio ha ricevuto il supporto di: The Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research, The Finnish Parkinson Foundation, Helsinki University Central Hospital (T1010NL101), Hyvinkää Hospital (M6095PEV12).
Laura Faravelli
Fonte: Filip Scheperjans et al., Gut microbiota are related to Parkinson’s disease and clinical phenotype, Movement Disorders, DOI: 10.1002/mds.26069.
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