Pokémon Go cattura la comunità scientifica

È difficile ricordare fenomeno di tale portata: non solo per la spettacolare mobilitazione di milioni di persone nel volgere di una notte, ma anche per quanto ha saputo “catturare” la comunità scientifica internazionale, conquistando spazi di rilievo sulle riviste più prestigiose. E ora ha anche un Impact Factor di tutto rispetto.

Nature dedica al gioco un editoriale dal titolo Gotta name them all: how Pokémon can transform taxonomy nel quale immagina i milioni di “cacciatori” come una rete mondiale di piccoli esploratori che, oltre a divertirsi in virtuale, potrebbero ricercare nuove forme di vita, aiutando la scienza.

Science riporta un elenco di centri di ricerca americani diventati in pochi giorni Hot Spots fra i più gettonati, come il Johnson Space Center e il Jet Propulsion Laboratory della NASA, il Fermi National Accelerator Laboratory in Illinois, lo Smithsonian Environmental Research Center, letteralmente invasi dai giocatori.

Dal canto suo, la rivista divulgativa Popular Science ha deciso di seguire da vicino e in presa diretta l’evoluzione del fenomeno, pubblicando articoli che affrontano il gioco da diverse angolature, non ultima quella di chi già pensa all’utilizzo di robot a cui delegare le operazioni di routine meno divertenti.

Science Daily riporta notizie dal Texas A&M University Health Science Center, in cui vengono spiegati gli “effetti benefici nella vita reale” del giocare a Pokémon Go, che il professor Matt Hoffman riassume in una aumentata attività fisica dei giocatori, ma non solo.

Dalle pagine di Science of Us, rubrica del New York Magazine, Jesse Singal si spinge oltre affermando che il Pokémon Go potrebbe anche “avere un effetto benefico sui bambini con autismo”.

Per capire perché il Pokémon Go risulti così irresistibile da rischiare di creare dipendenzaForbes rispolvera uno studio sulla “mania di collezionismo” caratteristica di gran parte degli esseri umani, pubblicato sul Journal of Social Behavior and Personality nel 1991.

Ma quanta scienza e, soprattutto, quanta matematica sta alla base della app sviluppata da Niantic, Inc.? Lo racconta ai più curiosi e agli smanettoni in un simpatico video il brillante Kyle Hill di Nerdist, rivista apprezzatissima da chi “non solo consuma, ma crea e innova”.

Non sembrano però limitarsi a studiare il fenomeno, i ricercatori: molti di loro già prevedono di utilizzare la app negli esperimenti scientifici, come racconta Jacinta Bowler su Science Alert: fra i primi, Ronald Schroeter della Queensland University of Technology, in Australia, che non vede l’ora di usarla nel campo della sicurezza stradale.

Curioso notare che in Italia di Pokémon Go ha parlato il notiziario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), spiegando ai lettori che agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) “purtroppo non è consentito giocare”, altrimenti, grazie a un giro del mondo ogni 90 minuti, otterrebbero “un punteggio stellare garantito 100%”.

Image credits: Shutterstock

 

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