Resilienza idrica, a che punto siamo? Il position paper di Acea Research & Studies

“L’acqua non è solo una risorsa: è il fondamento della vita, della stabilità economica e del progresso industriale; tuttavia, rimane spesso un bene sottovalutato, trascurato nelle discussioni politiche e nelle strategie di investimento”.

Così si apre il position paper “Strategia europea per la resilienza idrica”, primo di una serie di pubblicazioni di Acea Research & Studies volti a fornire un’analisi approfondita delle sfide più urgenti del settore.

“Con un valore di circa 290 miliardi di euro e oltre 1,6 milioni di occupati – si legge nel documento – il settore idrico europeo contribuisce a quasi il 70% del PIL dell’UE: nonostante il suo ruolo cruciale, l’accesso all’acqua rimane ancora oggi un problema in Europa, con oltre 16 milioni di persone che non hanno un accesso ad acqua potabile sicura e pulita”.

“Gli investimenti nel settore idrico che restano insufficienti – denuncia il rapporto –: ne è prova il finanziamento per le tecnologie climatiche, che ammonta a 48 miliardi di euro, di cui solo un miliardo (meno del 3%) è destinato alle tecnologie idriche”.

Inoltre, “mentre settori quali la distribuzione elettrica e gas hanno abbracciato la trasformazione digitale, il settore idrico è ancora in ritardo nell’adozione delle tecnologie avanzate: mentre quasi il 60% delle famiglie europee è dotato di contatori intelligenti per l’elettricità e il 45% per il gas, solo il 12% ha installato contatori intelligenti per l’acqua”.

Che fare? Per gli esperti di Acea serve una strategia basata su “quattro leve fondamentali (4R)”. E cioè:

  1. Regia unica: organismo centrale di governance, piani integrati, campagne di sensibilizzazione;
  2. Regole aggiornate: rafforzare gli operatori del settore, centralizzare le decisioni;
  3. Rimedi chiari: ottimizzazione delle fonti, miglioramento rete distribuzione, potenziamento trattamento acque reflue;
  4. Risorse sufficienti: riforma strutture tariffarie, nuovi strumenti di finanziamento come Fondo Europeo per l’Acqua, Competitiveness Fund, “blue bonds” ecc.

Proprio in questa ottica l’AD e direttore generale di Acea Fabrizio Palermo aveva recentemente incontrato a Roma la Commissaria Europea all’Ambiente e alla Resilienza Idrica Jessika Roswall in “un confronto sulle strategie per tutelare la risorsa idrica e affrontare le sfide legate alla sua disponibilità, sempre più influenzata dai cambiamenti climatici”.

Qui la versione integrale del documento (link esterno):

Foto di Anderson Rian su Unsplash

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