ROMA – Al congresso di Roma della Società Italiana di Neuropsicologia (Sinp 2012) si è parlato anche di volti e di corpi. Uno studio di A. Sedda e G. Bottini ha messo in luce il ruolo dell’insula nel Body Integrity Identity Disorder, mentre G. Mattavelli, M. Rosanova, C. Papagno e L.J. Romero Lauro hanno chiarito le connessioni del network fronto-temporo-occipitale nell’elaborazione dei volti.
Nelle persone normali la vista di immagini di amputazioni provoca disgusto, in quanto tali immagini vengono interpretate come violazioni dell’integrità corporea. Il Body Integrity Identity Disorder (Biid) è una condizione in cui alcune persone provano desiderio di vedere amputato uno o più dei propri arti ed è stato recentemente associato a un danno cerebrale, in particolare dell’insula, nota per il suo ruolo nella elaborazione del digusto.
I ricercatori di Pavia hanno sottoposto a un test di riconoscimento delle emozioni facciali (Fer) e a un test in cui venivano mostrate immagini di amputati quattro pazienti affetti da Biid, confermando la propria ipotesi di una “selettiva compromissione dei pazienti nell’elaborazione del disgusto e non solo della rappresentazione corporea”: i Biid hanno infatti ottenuto punteggi peggiori rispetto ai controlli nel riconoscimento delle espressioni facciali di disgusto al Fer e hanno valutato meno disgustose le immagini raffiguranti amputati.
A Roma Mattavelli, Papagno e Romero Lauro del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, insieme a Rosanova del Dipartimento di Scienze Cliniche L. Sacco dell’Università degli Studi di Milano, hanno presentato un lavoro che per la prima volta ha unito due diverse tecniche di indagine cerebrale – l’elettroencefalografia (EEG) e la stimolazione magnetica transcranica (TMS) – nell’esplorazione dell’eccitabilità corticale locale e della connettività a lungo raggio del network fronto-temporo-occipitale in soggetti in stato di rest e durante diversi compiti di riconosciemnto visivo.
“I risultati dello studio confermano il coinvolgimento del circuito fronto-temporo-occipitale nell’elaborazione dei volti, aggiungendo informazioni cruciali sulla connettività effettiva e sul timing della trasmissione neuronale all’interno delle aree interessate”, spiegano i ricercatori.
Tommaso Molinari
Laboratorio di Comunicazione giornalistica
Università degli Studi di Milano Bicocca
Reference:
Congresso annuale della Società Italiana di Neusopsicologia (Sinp), Fondazione Santa Lucia, Roma, 9-10 Novembre 2012, http://www.sinp-web.org
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