PISA – “Neuroscienze e società. La ricerca sul cervello del non vedente incontra l’esperienza dei privi di vista: risultati e prospettive”. Questo l’argomento della tavola rotonda che si svolgerà sabato a Pisa, nell’ambito del convegno internazionale “The Blind Brain”, organizzato dall’U.O. di Psicologia Clinica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana diretta dal Prof. Pietro Pietrini, in corso in questi giorni.
Con inizio alle ore 10.00 al Palazzo della Provincia, la tavola rotonda – aperta a tutti gli interessati – vedrà la partecipazione di autorevoli studiosi, insieme a rappresentanti dell’Unione Italiana Ciechi (Uic) e dell’Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi (Univoc). “E’ importante che le nuove conoscenze scientifiche sullo sviluppo e funzionamento del cervello umano in assenza della vista possano tradursi anche in un messaggio concreto per le persone non vedenti. Questo è lo scopo dell’incontro di sabato, aperto a tutti coloro che sono interessati ai temi della disabilità percettivo – sensoriale e della riabilitazione in ambito educativo e sociale”, ha spiegato oggi Pietrini, presidente del convegno.
“Lo studio dei meccanismi cerebrali della percezione visiva e non-visiva ha permesso di realizzare sofisticati sistemi computerizzati per tradurre immagini visive in altro genere di informazioni utilizzabili dalle persone non-vedenti. Si pensi che con l’impiego di una piccola telecamera è possibile tramutare le immagini in impulsi tattili o sonori che permettono alle persone prive di vista di muoversi in un ambiente sconosciuto”, ha aggiunto il responsabile scientifico del convegno, Emiliano Ricciardi.
Fra i partecipanti: Massimo Diodati (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Lucca), Barbara Leporini (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Toscana; Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione, CNR, Pisa), Pietro Pietrini (Università di Pisa), Antonio Quatraro (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Firenze), Paolo Recce (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), Davide Ricotta (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Pisa), Vito Romagno (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi; Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), e altri studiosi e rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali.
“The Blind Brain”, primo convegno internazionale dedicato allo studio del cervello umano in assenza della vista, ha aperto i battenti ieri a Pisa, nella prestigiosa Aula Magna del polo didattico Fibonacci, ove si sono ritrovati oltre 40 studiosi dei principali centri di ricerca negli Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone, Danimarca, Belgio, Germania, Inghilterra e Italia per una “tre giorni” sullo stato dell’arte della ricerca sulle funzioni cerebrali negli individui non vedenti e in generale delle persone con disabilità percettivo – sensoriali. In apertura si è discusso di rappresentazione dei concetti nel cervello vedente e non-vedente con i professori Tomaso Vecchi dell’Università di Pavia e Alfonso Caramazza del dipartimento di Psicologia e Mind Brain Behavior Initiative dell’Università di Harvard.
“Gli studi negli individui privi della vista sin dalla nascita ci stanno insegnando come la meravigliosa architettura morfologica e funzionale del cervello umano si sviluppi in grandissima parte anche in assenza di qualsiasi esperienza visiva. Il cervello umano è in grado di elaborare una rappresentazione astratta del mondo esterno che prescinde da una specifica modalità sensoriale e che è molto simile in individui vedenti e ciechi congeniti, una proprietà che noi abbiamo chiamato sopramodalità”, ha sottolineato con orgoglio Pietrini.
Per maggiori informazioni: www.theblindworkshop.com
Grazie della segnalazione, avete qualche informazione per approfondire il costrutto di “sopramodalità” inteso da Pietrini?
Grazie!