Domani è il World Brain Day. Promosso dalla World Federation of Neurology (WFN), l’evento ha l’obiettivo di sensibilizzare il mondo sulle patologie neurologiche e neurodegenerative come l’Alzheimer, che oggi colpiscono il 10-20% delle persone fra i 60 e gli 80 anni, cifra che balza al 33% negli over 80.
“Mantenere il cervello impegnato in attività stimolanti e socialmente rilevanti, esaltare l’esercizio fisico, adottare una dieta ricca di agenti antiossidanti, monitorare i valori pressori, gli esami ematochimici di colesterolo e glicemia soprattutto, abolire il fumo sono i consigli che raccomandiamo di seguire fin da giovani”, si legge in una nota stampa della Società Italiana di Neurologia (SIN).
“Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine – prosegue la nota SIN – il rischio di contrarre la demenza è del 74% più basso nelle persone che si dilettano con i giochi da tavolo, del 35% in meno in coloro che leggono intensamente, percentuale che può raggiungere il 69% in coloro che suonano un strumento musicale e il 41% in quanti si divertono con i cruciverba”.
“È necessario – spiega il professore Leandro Provinciali, presidente SIN – rimanere mentalmente e socialmente attivi impegnandosi in attività sociali e ricreative come il volontariato, i viaggi, le attività di giardinaggio, la lettura, la scrittura ed esercizi di memoria: accanto a tali aspetti è inoltre cruciale controllare i disturbi di ordine ansioso e depressivo e limitare ogni condizione stressante per le ripercussioni dimostrate sull’efficienza cognitiva”.
Il World Brain Day è stato lanciato da WFN nel 2014. La data del 22 luglio coincide con la data di fondazione della WFN, avvenuta il 22 luglio 1957 a Bruxelles.
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