Cento anni fa nasceva Alan Turing. “Con parole inadeguate possiamo considerarlo il padre della computer science, da cui ha avuto origine la tecnologia dominante del tardo XX Secolo”, scrivono i biografi. “Una delle migliori menti scientifiche di tutti i tempi, dal giorno in cui è nato sembra destinato alla solitudine, all’incomprensione, alla persecuzione”, si legge nello speciale di Nature per il centenario.

Ogni definizione della sua opera è inadeguata, perché ciascuno può apprezzare un “Turing diverso”, capace di stimolare in maniera mai scontata e mai banale i cultori delle discipline più disparate. “Un biologo molecolare può sorprendere nel riconoscere che per lui il lavoro più importante è quello del 1936, la Turing Machine, ma è così rilevante per le operazioni cellulari basate sul DNA…” dice Sydney Brenner dell’Howard Hughes Medical Institute. “E allo stesso modo un fisico può fare riferimento al lavoro di Turing del 1952 sulla formazione dei pattern biologici, la prima simulazione delle dinamiche non lineari che sia mai stata sviluppata…” ammette John Reinitz dell’Università di Chicago.

Studioso poliedrico e geniale, Turing è stato capace di passare dalla crittografia (decifrazione di Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale) alle reti neurali, alla fisica quantistica, alla botanica. E forse pochi sanno che gran parte del suo irrefrenabile desiderio di “costruire un cervello” nascesse dall’improbabile idea di poter far rivivere lo spirito di un suo caro amico di gioventù, tale Christopher Morcom, “forse l’unico amico che avesse mai avuto”, come fanno notare i maligni… Muore suicida nel 1954, poco più che quarantenne. Nel 2009 il Governo Britannico si scusa ufficialmente per il trattamento riservatogli in vita.

Domani (ma non solo) lo si celebra in tutto il mondo (www.turingcentenary.eu). Fra le iniziative programmate in Italia ci piace segnalare la XV Edizione della Scuola Estiva di Filosofia della Fisica (Cesena, 19-24 Settembre 2012), che quest’anno si concentra su “La natura dell’artificiale – Per i cento anni dalla nascita di A. M. Turing“.