Valentino Rossi dovrà farsene una ragione. Da martedì nell’immaginario collettivo degli Italiani ci sarà un nuovo “dottore”: Don Antonio Mazzi da Verona. In verità il fondatore di Exodus di lauree ne ha già in tasca, e vere: in Teologia e in Filosofia, più una serie di specializzazioni in psicologia, psicopedagogia e psicoanalisi. Per non parlare degli studi di perfezionamento e dei numerosi stage all’estero, negli Stati Uniti, in Germania, in Francia e in Svizzera. Quella in Scienze pedagogiche però gli mancava. Gliela conferirà il 22 settembre l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, dove dal 1990 ha sede una delle sue comunità.
“Exodus e Università di Cassino – si legge in una nota diramata in queste ore – hanno un legame speciale, per le molte attività svolte insieme, come l’impegno dei ragazzi in fase di reinserimento nell’accompagnamento degli studenti disabili dell’Ateneo, ma anche per i tanti momenti di confronto e di condivisione che in questi anni ci sono stati sui temi dell’educazione, del rapporto con i giovani, della formazione degli insegnanti”.
Antonio Mazzi, 86 anni, tifoso della “grande Inter di Helenio Herrera”, è sacerdote dell’Opera don Calabria di Verona. Vive a Milano nella casamadre di Exodus. Al fianco delle comunità che ospitano ogni anno oltre un migliaio di ragazzi (tra i quali Erika e Fabrizio Corona), sono nate cooperative sociali, associazioni, centri giovanili, centri di formazione e progetti di contrasto alla dispersione scolastica che coinvolgono migliaia di persone. Fra queste alcune strutture e progetti di cooperazione internazionale in Africa, America latina, Europa dell’Est.
Nel corso della cerimonia interverranno il Rettore prof. Ciro Attaianese, il Vice Presidente e Assessore alla Formazione, Massimiliano Smeriglio, il Direttore del Dipartimento Scienze Umane, Sociali e della Salute dell’Università, prof.ssa Loriana Castellani. La “laudatio” accademica sarà pronunciata dalla prof.ssa Amelia Broccoli, Coordinatrice del Corso di studio in Scienze dell’Educazione. Al termine della cerimonia il Don pronuncerà la sua attesa Lectio Magistralis.
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