BERNA – Potrebbe essere la riduzione del deflusso del liquido cerebrospinale nel sistema linfatico uno dei fattori dell’accumulo dei depositi proteici anomali caratteristici dell’Alzheimer.
Almeno, così la pensano all’Università di Berna e al Politecnico di Zurigo.
Lì infatti i ricercatori Steven Proulx e Miriam Ries del Theodor Kocher Institute (TKI) stanno conducendo uno studio sulla cosiddetta “stasi linfatica”, con il sostegno della Heidi Seiler Foundation e della Fondazione Synapsis.
Secondo gli svizzeri, “il percorso di deflusso di queste proteine nel sistema linfatico perderebbe funzionalità all’aumentare dell’età e in particolare con l’insorgenza della malattia”.
Grazie a un modello murino, i giovani ricercatori avrebbero già dimostrato la “presenza precoce di un deflusso disturbato nei topi che sviluppano depositi proteici patologici”.
E in una fase successiva indagheranno “se ciò sia dovuto all’ostruzione delle vie di drenaggio o all’inefficienza dei vasi linfatici stessi”.
Fonte:
Fondazione Synapsis – Ricerca Alzheimer Svizzera, “Info Alzheimer”, Ediz. n. 3, 2020 (link)
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