Cervelli miei, in fuga e non, a Verona!

Ed eccoci un’altra volta nel bel mezzo della Settimana mondiale del cervello (Brain Awareness Week) e nel pieno del “Festival di scienze e arti a Verona” Infinitamente, quest’anno dedicato al cambiamento. Ne abbiamo proprio bisogno di cambiamenti in questo periodo e nella graziosa cittadina bagnata dall’Adige avremo modo di scoprire che cosa il cervello ci mette naturalmente a disposizione per cambiare.

Allora, cervelli miei, in fuga e non, tutti a Verona, approfittando di un weekend che si annuncia abbastanza gradevole anche da un punto di vista meteo, non fosse per qualche nuvoletta la domenica, per confermare la famosa “legge”… Perché la scienza è fatta anche di queste cose, di fenomeni che accadono così spesso insieme da diventare “probabili” e addirittura “prevedibili” con algoritmi speciali. Insomma, come mi disse anni addietro un “emerito” carissimo, anche la più strampalata (concettualmente parlando) “associazione” di eventi, se in qualche modo servisse ad aumentare la nostra conoscenza sarebbe la benvenuta. Basta che i “numeri” tornano.

A proposito di numeri, Infinitamente propone un’infinità (appunto) di laboratori, incontri, mostre, spettacoli in “12” percorsi tematici (virgoletto il dodici per la sua significativa ricorrenza in quest’ultimo periodo nella mia vita professionale e non): Flussi e ritmi del cambiamento; Dall’uomo all’universo. Ordine, disordine e caos; Cervello e fattori di cambiamento; Cambiamento e nuovi modelli; Itinerario storico – archeologico del cambiamento; Linguaggi e simboli del cambiamento; Viaggio nella vita: le regole e non regole del cambiamento; Interazioni con l’ambiente e stimoli al cambiamento; Prevedere e adattarsi al cambiamento; Cambiamento e dintorni; L’evoluzione è servita: scienza e cibo; Omaggio a Galileo Galilei.

Come avrete capito, anch’io sarò presente, già da domani mattina, nel ruolo di “moderatore” di alcuni incontri che troverete di sicuro interesse, sia per gli argomenti, sia per i nomi di rilievo che animeranno le tavole rotonde, dandoci modo di capire qualcosa di più sulla plasticità del cervello, sullo scambio di informazioni a livello di sinapsi, sulle macromolecole che hanno fatto la storia, su come mantenersi mentalmente “in forma” anche quando gli anni iniziano a farsi sentire. Per finire con un argomento davvero curioso: come gli animali si vanno adattando a un pianeta sempre più “occupato” dagli umani. Be seeing you in Verona!.

Image credits: Shutterstock

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Marco Mozzoni
Direttore Responsabile

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