“Una parte del cervello di Michael Jackson (Jacko per i fan) è ancora trattenuta dagli investigatori nella speranza di determinarne l’esatta causa della morte attraverso i test tossicologici”. Lo ha dichiarato oggi Ed Winter, vice direttore del coroner di Los Angeles, competente per il caso, come riportano il Sun, Extra TV (gruppo Warner) e altre testate.

Secondo la stampa americana, non è così insolito che il cervello di una persona venga “trattenuto” per indagini approfondite su morti poco chiare.

“Appena avremo sbrigato le indagini sull’encefalo di Jackson, lo restituiremo: dobbiamo prima eseguire una serie di test sul cervello della pop star”, ha aggiuntno Winter.

Il cervello di Michael Jackson è dunque ancora nelle mani del coroner, ma la famiglia non sembra ancora pronunciarsi sull’esatta sepotura del corpo del re del pop: alcuni sostengono che il corpo di Jackson è stato riportato a Forest Lawn, il cimitero delle star di Hollywood, altri invece che è stato sepolto in un luogo sconosciuto, come riporta Extra TV.

Il certificato di morte sarebbe già stato firmato dalla sorella di Michael, La Toya Jackson. La causa della morte del cantante è stata calssificata come “deferred” (rinviata), fino al termine dell’esecuzione dei test sul cervello della star.

Seguiremo gli sviluppi delle indagini, anche con interviste ai protagonisti della controversa vicenda.