ROMA – Aumenta del 34% la spesa per i ticket e del 5% la spesa per i farmaci in Italia (2011 su 2010) su un “mercato” che vale 26,3 miliardi di Euro. Sebbene si sia ridotta del 4,6% la spesa territoriale a carico del Servizio Sanitario Nazionale (12.387 di Euro nel 2010) è aumentato del 21% l’acquisto privato di farmaci di fascia A. Lo si è appreso oggi a Roma alla conferenza stampa dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
La spesa relativa ai farmaci erogati attraverso le strutture pubbliche ha rappresentato oltre un quarto della spesa complessiva per farmaci in Italia. La spesa per i farmaci a brevetto scaduto ha rappresentato il 32,2% del totale. Nel 2011 il mercato farmaceutico totale, comprensivo dei farmaci distribuiti presso le farmacie pubbliche e private e di quelli acquistati attraverso le Strutture Pubbliche (ASL, Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari, ecc.), è stato pari a 26,3 miliardi di euro, di cui tre quarti sono stati rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale (26,1 miliardi nel 2010).
La spesa territoriale a carico del SSN (esclusa la distribuzione diretta e per conto) ammonta nel 2011 a 12.387 milioni di euro e mostra una riduzione del 4,6 per cento. Osservando le principali componenti della spesa, emerge che la principale causa della riduzione della spesa è la diminuzione dei prezzi (-6,1%), mentre si assiste ad un lieve spostamento della prescrizione verso categorie più costose (+0,2%) e a un lieve aumento nei consumi (+0,7%).
La spesa a carico dei cittadini, che nel 2011 è risultata pari a 6.346 milioni di euro, aumenta rispetto all’anno 2010 del 5%. Tale aumento è dovuto principalmente all’incremento dell’acquisto privato da parte dei cittadini dei farmaci di fascia A (+21%) e in misura ridotta all’incremento della spesa per i farmaci a carico del cittadino con ricetta (+3,7%) e dei farmaci per automedicazione (+0,4%). La spesa sostenuta dai cittadini per il ticket, comprensivo della quota di compartecipazione sui farmaci a brevetto scaduto e del ticket fisso per ricetta e/o confezione, ammonta a 1.337 milioni di euro (22,1 Euro pro capite) con un incremento rispetto all’anno 2010 del 34%. Il ticket raggiunge, nel 2011, un’incidenza sulla spesa farmaceutica lorda del 10,8% (era nel 2007 il 4,2%).
Con alcune differenze regionali, la compartecipazione del cittadino sui farmaci a brevetto scaduto incide in media del 56,9 % sul ticket totale, contro il 43,1% del ticket fisso. Nel 2011, il ticket fisso per ricetta e/o confezione è stato riconfermato in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Provincia Autonoma di Bolzano, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Nel 2011 hanno introdotto per la prima volta il ticket quattro regioni: Emilia Romagna (agosto 2011), Toscana (agosto 2011), Umbria (settembre 2011) e Basilicata (ottobre 2011).
La spesa relativa ai farmaci erogati attraverso le strutture pubbliche (ospedali, ASL, IRCCS, ecc.), pari a 7,5 miliardi di euro, rappresenta oltre un quarto della spesa complessiva per farmaci in Italia nel 2011. Il consumo dei farmaci a brevetto scaduto rappresenta più della metà del consumo totale (55,7%) con un incremento rispetto all’anno precedente del 10%. Per quanto concerne la spesa, i farmaci a brevetto scaduto rappresentano il 32,2% della spesa totale.
“Questi numeri testimoniano l’efficacia di Aifa sul fronte del controllo della spesa e in particolare nella negoziazione del prezzo dei nuovi farmaci equivalenti. Questo risultato non è però sufficiente e non esaurisce il nostro compito. La preoccupazione prioritaria di Aifa è la salute dei malati e quindi l’appropriatezza delle prescrizioni: non ci interessa solo il dato quantitativo ma anche e soprattutto la qualità delle prescrizioni. I malati devono poter accedere ai farmaci di cui hanno bisogno e devono essere certi che siano i più appropriati per la cura delle loro patologie. La nostra attenzione è diretta in maniera particolare alle popolazioni fragili, bambini e anziani in testa”, ha dichiarato il Prof. Luca Pani, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
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