L’importante è che sappiano riconoscere le emozioni umane. Questo pensa il 70% degli Italiani delle applicazioni di intelligenza artificiale declinate sulla vita quotidiana.
Gli abitanti del Bel Paese sarebbero pronti a conversare con “personal shopper” virtuali che li consiglino negli acquisti (55%), specialmente nel caso di servizi telefonici (38%), dispositivi elettronici (36%), vestiti e accessori (33%), cibi e bevande (21%), polizze assicurative (19%).
Purché risultino “simili agli umani ma non troppo”, cioè permettano di capire quando dall’altra parte ci sta una “macchina” o una persona in carne e ossa (51%).
L’87% infatti chiede alle aziende che vorranno usare i ritrovati delle nuove tecnologie di “segnalare in modo chiaro ai clienti se stanno interagendo con umani o con assistenti virtuali”. Forse consapevoli del fatto che i robot potrebbero ormai superare il Test di Turing.
Se proprio dovrà essere, allora, preferite saranno l’interazione uditiva che consente di “conversare con una voce” (26%) e l’interazione visiva che dà modo di “dialogare attraverso una videochiamata con una figura virtuale” (26%).
Al momento, i robot androidi quali “entità fisiche presenti nel nostro stesso spazio” sembrano piacere meno, solo al 9% dei 1.000 intervistati da SWG infatti, e soltanto il 16% accetterebbe “umanoidi con voci e sembianze uguali a quelle umane”.
Un italiano su tre (27%), comunque, dichiara di non sapere ancora quale tipo di interazione uomo macchina sarà preferibile nel prossimo futuro.
Fondata a Trieste nel 1981, SWG realizza ricerche di mercato, di opinione, istituzionali, studi di settore e osservatori, analizzando i trend del mercato, della politica e della società.
Image credits: Phonlamai Photo. 3d rendering android robot thinking in office. Shutterstock.com
Be the first to comment on "Consigli per gli acquisti, arrivano i robot"