La maggiore impulsività nel rispondere a test psicologici riscontrata nelle persone con bulimia nervosa rispetto a chi non soffre di disturbi dell’alimentazione indicherebbe la presenza in questi pazienti di difficoltà di autocontrollo. Sull’argomento, i ricercatori del New York State Psychiatric Institute hanno realizzato una indagine, pubblicata su Archives of General Psychiatry (Rachel Marsh et al. Deficient Activity in the Neural Systems That Mediate Self-regulatory Control in Bulimia Nervosa, Arch Gen Psychiatry, Jan 2009).
Secondo Rachel Marsh, coordinatore dello studio, disturbi nei sistemi neurali che mediano i processi di autoregolazione potrebbero contribuire alla bulimia nervosa, sganciando i comportamenti alimentari dall’autocontrollo. Al fine di esaminare la funzionalità nei circuiti neurali deputati alla funzione regolatrice, tramite risonanza magnetica funzionale sono state confrontate le risposte correlate al livello di ossigenazione del sangue in un gruppo di donne affette da bulimia nervosa e in un gruppo di controllo.
I processi di autoregolazione risultano compromessi nelle pazienti bulimiche, probabilmente a causa dell’incapacità di attivare in modo appropriato i circuiti fronto striatali. Durante i compiti, le pazienti non riuscivano ad attivare i circuiti fronto striatali allo stesso livello con cui i controlli riuscivano a controllare i circuiti della corteccia prefrontale laterale sinistra, del giro frontale inferiore bilaterale, del nucleo caudato, del nucleo lenticolare e del giro del cingolo anteriore. I ricercatori hanno osservato che le pazienti bulimiche attivavano la corteccia cingolata anteriore dorsale soprattutto quando davano risposte sbagliate, mentre l’esatto contrario accadeva nelle volontarie non bulimiche.
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