Eyewire, gioco e mappo il cervello

Eyewire, gioco e mappo il cervello

Si è fatto strada un nuovo modo di portare avanti la ricerca, in particolare nel campo neuroscientifico… Il talento dei ricercatori e le strumentazioni all’avanguardia non sembrano essere infatti sufficienti per vincere una delle principali sfide che gli scienziati si sono posti: ricostruire la mappa delle connessioni neuronali del cervello e definirne la microstruttura funzionale.

Ecco allora arrivare in aiuto il “crowd sourcing”, un metodo di lavoro che fa della condivisione con il pubblico il suo principio fondante. Dal momento che non è però pensabile un terreno di comunicazione comune tra chi parla di scienza e chi non ne mastica affatto, i ricercatori del Seung Lab del Massachussets Institute of Technology (MIT) hanno ideato un videogioco di simulazione sul web in cui tutti possono proporre forme, direzioni e diramazioni di cellule e interconnessioni neuronali.

In realtà questo tipo di ricerca prevede l’analisi al microscopio di campioni, la successiva elaborazione informatica di modelli composti da immagini tridimensionali e quindi stime di calcolo sulle dimensioni numeriche che la popolazione neuronale potrebbe raggiungere. La creazione di un ambiente virtuale fatto di account sui social network e di un vero e proprio gioco via internet è stato poi un modo originale per attirare l’aiuto dall’esterno e capitalizzarlo al meglio. Ma come funziona il “gioco”?

Chiunque nel mondo può partecipare, divenendo parte attiva e integrante dell’avanzamento delle ricerche. Dal punto di vista pratico si tratta di colorare un cubo come se si trattasse di un puzzle 3D montato da cui scolpire via le parti inutili siano ad arrivare a quelle essenziali a elaborare una struttura neuronale, sia essa una singola cellula sia essa una rete dei suoi prolungamenti. Grazie a questo approccio, sono stati fatti passi in avanti notevoli, considerato il fatto che per decifrare la forma di un neurone e le sue diramazioni principali servono 50 ore e che nel nostro cervello sono presenti circa 85 miliardi di cellule nervose.

Attraverso la componente social, i ricercatori hanno inoltre potuto costruire una community consolidata e gestibile in termini di reperibilità delle informazioni generate nel gioco. Il costante dialogo tra il laboratorio ed il pubblico e la condivisione dei risultati scientifici ricavati, ha fidelizzato inoltre molte persone e reso la sfida ancora più interessante.

Siete incuriositi a sufficienza? Perché non provate anche voi a “giocare”?

Questo il link di accesso: www.eyewire.org

Sui social: www.facebook.com/eyewire.org

Andrea Robotti

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