L’allarme lo ha lanciato oggi l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in occasione dell’Alcohol Prevention Day: “il 90% dei giovani italiani beve durante il week end; molti, troppi, alla ricerca di uno sballo a basso costo. Un’esperienza che coinvolge circa il 65% dei ragazzi e il 34% delle ragazze, con un allarmante picco per i minorenni: il 42% dei ragazzi e il 21% delle ragazze che si ubriacano ha meno di 18 anni”. Lo si legge in un comunicato stampa ISS.
Secondo l’ISS, “i minori di 18 anni fanno registrare addirittura un record: 4 bicchieri e mezzo i maschi, 6 le femmine”. Aumentano di pari passo i policonsumatori, coloro cioè che in una sola serata bevono birra, vino e altre bevande ad alta gradazione. “Colpa dell’accresciuta disponibilità e accessibilità delle bevande alcoliche da parte dei giovani, complici l’abbassamento dei prezzi negli happy hours, la pubblicità e le strategie di marketing”, dicono all’Istituto. Sono sono alcuni dei dati preoccupanti che emergono dalla nuova ricerca dell’Osservatorio Nazionale Alcol del CNESPS – ISS, presentata oggi a Roma.
“Mai così tanti i giovani sedotti dall’alcol – afferma Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol, del Centro Oms per la Ricerca sull’Alcol e presidente della Società Italiana di Alcologia – L’86% dei ragazzi e delle ragazze che frequentano i luoghi di aggregazione giovanile come discoteche e pub consuma bevande alcoliche in maniera pressoché esclusiva il sabato sera alla ricerca di un senso di ebbrezza, di ubriachezza. E non lo fa certo per caso, ma dietro pressione della società e, soprattutto, davanti ad un’irresistibile seduzione pubblicitaria. Un mix strategico che contribuisce a creare un bisogno, a trasformarlo in un valore e a rendere più accessibile e conveniente ai giovanissimi acquistare prodotti meno cari, facendoli apparire accattivanti e seducenti. L’accresciuta disponibilità di bevande alcoliche per i giovani in Italia e l’effetto della persuasione e seduzione pubblicitaria sono argomenti per i quali sono state fornite evidenze scientifiche dal RAND Institute su incarico della Commissione Europea e dallo Science Group dell’European Alcohol and Health Forum”.
I documenti ISS presentati oggi a Roma:
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