ROMA – Seppure in calo, l’eccesso di peso interessa ancora oltre il 25% dei minori Italiani. In pratica uno ogni quattro che incontriamo per la strada. Certo, perché quasi il 30% di loro consuma quotidianamente dolci e il 23% non pratica sport né attività fisica.
Si mantiene dunque preoccupante la fotografia dei bambini e adolescenti fra i tre e i 17 anni di età, scattata oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT).
Detto altrimenti, sono ben due milioni i minori sovralimentati e sedentari nel nostro Paese, che vanno ad aggiungersi alla preoccupante popolazione di 340 milioni di bambini e adolescenti obesi del Pianeta, secondo quanto ha recentemente denunciato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
“La condizione di obesità tra i bambini – spiegano gli esperti di ISTAT – è riconosciuta dalla letteratura come predittiva dell’obesità in età adulta. È infatti stimato che almeno un terzo dei bambini e circa la metà degli adolescenti in sovrappeso rimangano in questa condizione da adulti.”
L’Italia, inoltre, sarebbe tra i paesi europei con i livelli più alti di obesità tra i bambini di 7-8 anni.
Nei paesi dell’UE, infatti, in media risulta obeso quasi un bambino su otto (12%) in questa fase dello sviluppo. Cipro (20%), Italia (18%), Spagna (18%), Grecia e Malta (17%) mostrano i valori più elevati, mentre Danimarca (5%), Norvegia (6%) e Irlanda (7%) quelli più bassi.
L’eccesso di peso sembra essere però molto più frequente tra i bambini di 3-10 anni, pari al 30,4% della relativa coorte. D’altro canto, al crescere dell’età il sovrappeso e l’obesità diminuiscono, fino a toccare il valore minimo tra i ragazzi di 14-17 anni (14,6 per cento).
E anche in questo contesto l’Italia si mostra un paese a differenti velocità.
L’eccesso di peso tra i minori aumenta infatti significativamente spostandoci da Nord a Sud: si passa dal 18,8% nel Nord-Ovest e dal 22,5% nel Nord-Est, al 24,2% nel Centro, al 29,9% nelle Isole e al 32,7% nelle regioni del Sud.
Numeri allarmanti in particolare si registrano in Campania (35,4%), Calabria (33,8%), Sicilia (32,5%) e Molise (31,8%).
Di chi è la responsabilità?
ISTAT non sembra avere dubbi: “I bambini e i ragazzi che vivono in famiglie in cui almeno uno dei genitori è in eccesso di peso tendono a essere anche loro in sovrappeso o obesi. Se entrambi i genitori sono in sovrappeso o obesi anche i figli lo sono nel 37,6% dei casi contro il 18,8% di chi ha entrambi i genitori normopeso.”
Inoltre “tendono a essere maggiormente in sovrappeso o obesi i bambini e ragazzi che vivono in famiglie con risorse economiche scarse o insufficienti, ma soprattutto in quelle in cui il livello di istruzione dei genitori è più basso.”
Dunque, pubblico e privato sono entrambi chiamati a fare qualcosa prima che sia troppo tardi.
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