Ippocampo e movimenti complessi, nuove prospettive

Un “ruolo inaspettato” dell’ippocampo nei movimenti complessi come scrivere a mano, usare una tastiera, suonare strumenti musicali, è stato rilevato dai ricercatori dell’Università di Birmingham, che hanno prontamente anticipato la “scoperta” ieri al Journal of Neuroscience.

Tradizionalmente associato alle memorie per eventi e alla c.d. “navigazione spaziale”, questa importante struttura del cervello sembra ora anche alla base della nostra capacità di rievocare e organizzare sequenze complesse di movimenti “flessibili”.

“È un risultato importante – spiegano i ricercatori – perché mette in luce come i sistemi di memoria episodica e procedurale lavorino a stretto contatto più di quanto si pensava, specialmente nel destreggiarci con flessibilità tra diverse sequenze apprese”.

Condotto con risonanza magnetica funzionale (fMRI) su 24 soggetti, lo studio ha infatti messo in evidenza il ruolo dell’ippocampo nel mantenimento di informazioni relative alla sequenza delle dita necessaria a eseguire un brano musicale su una tastiera.

Lo studio

Rhys Yewbrey and Katja Kornysheva, “The hippocampus pre-orders movements for skilled action sequences”, Journal of Neuroscience, 24 September 2024, e0832242024; (Open Access) https://doi.org/10.1523/JNEUROSCI.0832-24.2024

Foto di Clark Young su Unsplash

Be the first to comment on "Ippocampo e movimenti complessi, nuove prospettive"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.