MILANO – Secondo una indagine SWG (che ci aveva azzeccato in pieno pubblicando a inizio maggio una previsione col PD al 40 e rotti percento e il tracollo del M5S), alle Europee imprenditori e cattolici hanno scelto Renzi, mentre poveri e disoccupati hanno scelto Grillo.
Sarebbe infatti il 33% dei “piccoli e medi imprenditori” che si sono recati alle urne (rispetto al 14% delle politiche 2013) e il 43% dei “cattolici praticanti” (24% alle politiche) ad avere espresso consenso a Matteo Renzi, mentre “poveri e disoccupati”, cioè le “classi economicamente svantaggiate”, si sarebbero orientati su Beppe Grillo (38%).
Si riapre in Italia la forbice sociale, dunque, anche a livello sovrastrutturale, con due classi segregate di fatto nel quotidiano che si rappresentano in due schieramenti ben distinti in politica?
Eppure c’è qualcosa che riesce ad accomunare tanto i ricchi quanto i poveri… È il “non voto” (astenuti, bianche e nulle), in crescita esponenziale, che rappresenta la decisione del 48% degli imprenditori (25% nel 2013), del 41% dei cattolici (30% nel 2013), del 47% dei “disagiati”.
Fonte: SWG Lab, Scenari di un’Italia che cambia, 30/5/2014
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