Italiani depressi? Prescrizione farmaci +5,4% anno

Italiani depressi? Prescrizione farmaci +5,4% anno.ROMA – Italiani depressi? Chi può dirlo. Di fatto i farmaci antidepressivi registrano nel nostro Paese un aumento di prescrizioni del 5,4% medio annuo. E in generale i farmaci per il  sistema nervoso centrale (SNC) occupano il quarto posto per prescrizione (58,1 DDD/1000 ab die) e il terzo per spesa territoriale (23,9 euro pro capite). Lo si è appreso questa mattina a Roma alla conferenza stampa Aifa.

Nell’ambito della classe, i farmaci a maggior prescrizione sono gli antidepressivi (36,1 DDD/1000 ab die), che presentano dal 2003 un incremento medio annuo del 5,4%, mentre i farmaci che registrano la maggior spesa sono gli antiepilettici con 6,4 euro pro capite. “Tra gli antidepressivi – spiega Aifa – i maggiori consumi si registrano per principi attivi come la paroxetina, l’escitalopram e la sertralina. L’escitalopram, per cui non è stata dimostrata un’efficacia superiore agli altri due principi attivi, mostra un importante incremento rispetto all’anno precedente nelle prescrizioni e nella spesa rispettivamente pari a 6,9% e 6,8 per cento”.

Ma alla fine sono i farmaci per il sistema cardiovascolare a rappresentare la prima categoria per consumo a livello territoriale (453,7 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti) e per spesa (72,7 euro pro capite), costituendo il 47,1% del consumo totale di farmaci e il 35,6% della spesa farmaceutica.

Il consumo dei farmaci appartenenti a questa categoria registra un incremento rispetto all’anno 2010 pari allo 0,9%, con una diminuzione della spesa (-5,4%) a causa della riduzione dei prezzi (-7,4%) a seguito della perdita del brevetto di farmaci largamente utilizzati. Le statine (16,4 euro pro capite) continuano ad essere al primo posto per spesa, seguite dai sartani associati al diuretico (11,6 euro) o da soli (10,6 euro), calcio antagonisti (5,7 euro), ACE inibitori da soli (5,2 euro pro capite) o associati al diuretico (4,1 euro), beta bloccanti (4,2 euro).

Per statine, sartani da soli o associati al diuretico e beta bloccanti le quantità prescritte continuano ad aumentare (rispettivamente +7,7%, +2,5%, +1,7% e +1,3%), mentre i prezzi diminuiscono (rispettivamente -13,1%, -4,8%, -3,5% e -15,7%), così come la spesa pro capite (rispettivamente -7,1%, -3,7%, -1,8% e -13,3%). Si registrano importanti incrementi per i nuovi farmaci per il trattamento dell’angina, ivabradina e ranolazina, sia nei consumi sia nella spesa, rispettivamente pari a +18,1% e +24,3%.

“Siamo convinti – sottolinea il Direttore generale di Aifa, Prof. Luca Pani – che non si possa demandare solamente al farmaco il mantenimento e/o il recupero dello stato di salute e che sia essenziale promuovere presso i cittadini una cultura della responsabilità della propria salute, informandoli sul ruolo che gli stili di vita adeguati possono svolgere per evitare o ridurre il ricorso al farmaco e migliorarne l’efficacia”.

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