La notizia arriva dall’Inghilterra. Un gruppo di ricercatori delle Università di Plymouth e Nottingham Trent avrebbe dimostrato, dati alla mano, che “la poesia può avere un impatto positivo sulla salute mentale e il benessere”.
Sicuramente lo ha avuto sui 400 soggetti che hanno partecipato alla rilevazione condotta su poetryandcovid.com, ora poetryandcovidarchive.com. Metà di questi infatti ha riscontrato sostanziali benefici “su ansia e depressione”, un’altra metà sul “senso di solitudine e di isolamento”.
La frequentazione del portale ha aiutato tra il giugno 2020 e il giugno 2021 il 34% di loro a ridurre gli stati ansiosi, il 24% a far fronte ai problemi, il 17% a superare i lutti, il 16% a tenere sotto controllo “sintomi legati alla salute mentale”.
Visitato da oltre 100.000 utenti da 128 paesi, ora il sito, che ha raccolto più di 1.000 poemi – un’opera collettiva firmata da oltre 600 autori – costituirà un “archivio storico di come le persone hanno saputo usare la poesia per navigare la crisi”.
Lo studio è stato pubblicato in Open Access sulla rivista Journal of Poetry Therapy. La ricerca è stata condotta su un adattamento della Warwick-Edinburgh Mental Well-being Scale (WEMWBS).
Lo studio
Foto di Johnny McClung su Unsplash
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