Neuromiti, come non cascarci…

Neuromiti, come non cascarci...E’ vero che utilizziamo solo il 10% del nostro cervello? E che questo, a differenza di altri organi, non è in grado di generare nuove cellule? E’ vero che le droghe “bucano” il cervello? E che l’alcol uccide i neuroni? La Society for Neuroscience (SfN) ha recentemente invitato a diffidare di questi e di altri “neuromiti”…

I neuromiti sono otto, secondo la Society for Neuroscience, storica istituzione americana che associa a livello internazionale i più influenti e prestigiosi neuroscienziati e ricercatori sul cervello.

  1. Mito numero uno: “utilizziamo solo il 10% del nostro cervello”. Allora perché gli ictus sono cosi devastanti? Le tecniche di neuroimaging dimostrano che anche quando una persona non fa nulla ha attive contemporaneamente diverse regioni del cervello.
  2. Mito numero due: “l’ascolto della musica classica ci rende più intelligenti”. Imparare a suonare uno strumento musicale può potenziare le nostre abilità cognitive, migliorando la concentrazione e il coordinamento, ma il cosiddetto “effetto Mozart”, che peraltro dura solo 15 minuti, è stato riportato solo in uno studio del 1993 e mai più replicato in altri studi.
  3. Mito numero tre: “i vaccini causano l’autismo”. Non vi è a oggi alcuna evidenza a sostegno di questa affermazione. I sospetti nascevano dal fatto che i sintomi iniziali del disturbo erano stati riscontrati in bambini sottoposti nello stesso periodo a vaccinazione.
  4. Mito numero quattro: “il danno cerebrale è sempre permanente”. La capacità di recupero dipende in realtà dalla localizzazione e dalla gravità del danno. Un infortunio cerebrale lieve pruduce generalmente una anomalia funzionale del cervello. Dopo un ictus il cervello è in grado di sviluppare nuove connessioni neuronali e riorganizzarsi funzionalmente reclutando le aree integre.
  5. Mito numero cinque: “il cervello non è in grado di generare nuove cellule”. Il cervello genera costantemente nuove cellule, principalmente nell’ippocampo e nel bulbo olfattivo, restando adattabile o “plastico” anche durante l’invecchiamento.
  6. Mito numero sei: “l’alcol distrugge le cellule cerebrali”. Un consumo moderato di alcol non “uccide” i neuroni, solo l’abuso cronico lo può fare. L’alcol minaccia il tuo cervello perché può alterare le funzioni mentali e creare dipendenza. Al contrario, studi dimostrano che un moderato consumo di alcol può proteggere dal rischio di ictus.
  7. Mito numero sette: “l’assunzione di droghe crea buchi nel cervello”. Solo un trauma fisico può creare un “buco” nel tuo cervello. Alcune regioni del cervello delle persone dipendenti da droghe risultano di dimensioni ridotte, ma nessun buco è mai stato osservato, anche se le droghe possono alterare la comunicazione chimica fra i neuroni.
  8. Mito numero otto: “i giochi preservano il cervello dall’invecchiamento”. Anche se i giochi aiutano a imparare nuovi vocaboli e potenziare abilità specifiche, non migliorano la funzione cerebrale globale.

L’antidoto? Per gli uni, non credere ciecamente a esperti improvvisati, cercando di approfondire fin dove possibile i fondamenti scientifici di quanto letto e sentito. Per gli altri, studiare seriamente la materia, evitando di parlarne a sproposito. A meno che non si abbiano obiettivi diversi rispetto a quelli della scienza e della corretta informazione. Ma questa è un’altra storia…

Reference:

SfN, Neuromyths Busters: Eight Myths about the Brain, 2010 (slides)

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