Solo in Italia interessa più di 70.000 persone, 600.000 in Europa e 2,5 milioni in tutto il mondo. Stiamo parlando della Sclerosi Multipla (SM), di cui domani ricorre la giornata mondiale di sensibilizzazione. Con l’occasione la Società Italiana di Neurologia (Sin) vuole sottolineare l’importanza dei trattamenti personalizzati di questa malattia, che insorge solitamente tra i 20 e 40 anni, con una frequenza due volte superiore nelle donne.
“Oggi – dice il professor Giancarlo Comi, past president della SIN – nei pazienti con forme di sclerosi multipla a ricadute e remissione è possibile attuare protocolli terapeutici sempre più personalizzati, con il risultato di massimizzare i benefici della terapia e minimizzare i rischi connessi agli effetti collaterali che i farmaci possono avere.”
I sintomi più comuni della sclerosi multipla sono: perdita di equilibrio, cattiva coordinazione, tremori, disordini del linguaggio, vista sfocata, fino ad arrivare a problemi visivi e di deambulazione. Malattia cronica progressiva, la SM determina lesioni a carico del sistema nervoso centrale con cause ancora sconosciute, ma secondo gli esperti sicuramente di carattere autoimmune.
Proprio domani a Roma si apre l’annuale congresso scientifico della Federazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism), una tre giorni di approfondimento che durerà fino al 29 maggio sui principali risultati ottenuti dalla ricerca sostenuta dalla Fondazione, ma anche sulle sfide che la SM pone quotidianamente ai ricercatori.
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