MILANO – Manca meno di un mese alla Brain Awareness Week (BAW), appuntamento annuale promosso nel mondo da Dana Foundation per diffondere la ricerca neuroscientifica. La Settimana del Cervello, che si svolgerà dall’11 al 17 marzo, è un appuntamento consueto per esperti e appassionati del cervello che finora ha visto la partecipazione di oltre 2600 soggetti, fra enti, univeristà, associazioni di 82 Paesi.
In Italia, la Società Italiana di Neurologia (SIN) è fra i principali promotori dell’evento, con incontri divulgativi, convegni scientifici, attività nelle scuole elementari e medie, visite guidate ai reparti e laboratori ospedalieri, nel contesto del progetto “Neurologia a Porte Aperte”.
“Il grande tema di questa edizione – ha sottolineato il Prof. Giancarlo Comi, presidente della SIN – sarà l’importanza della diagnosi precoce nelle malattie neurologiche come il Parkinson, la malattia di Alzheimer, la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica: oggi, infatti, sono disponibili numerosi dati sperimentali che ci permettono con più certezza di riconoscere in una fase preclinica i pazienti affetti da patologie neurodegenerative, per le quali solo un intervento terapeutico in fase iniziale potrebbe consentire di rallentare o addirittura arrestare la progressione.”
Ecco in breve alcuni degli argomenti che verranno trattati durante le iniziative della SIN per la BAW 2013:
- “Il trattamento precoce delle malattie neurodegenerative croniche”. Nuove strategie per la diagnosi precoce nell’Alzheimer e la gestione del decorso dei sintomi e complicanze nel trattamento del Parkinson.
- “Il cervello alla sbarra”. Il cervello ci porta a compiere azioni sotto l’effetto di uno stimolo chimico o fisico. Un aspetto scientifico, spiegato attraverso le neuroscienze, che un giudice oggi non può non prendere in considerazione.
- “Il cervello e l’empatia”. Individuati i meccanismi cerebrali che ci permettono di “rispecchiarci” in un’altra persona? Chi ha difficoltà ad interagire con gli altri potrebbe aver subito un danno alle strutture del cervello che guidano questo stato emotivo, mentre nelle persone vegetariane o vegane l’attività di queste aree, e di conseguenza l’empatia nei confronti della sofferenza animale o umana, risulta aumentata.
- “Brain reserve”. Come siamo in grado, attraverso l’allenamento mentale, di sviluppare una riserva cognitiva che protegge il cervello dai danni causati dal processo di invecchiamento, come ad esempio avviene per l’Alzheimer?
- “La plasticità del cervello”. Le esperienze personali, sin dai primi giorni di vita, sono in grado di influenzare e modificare in modo permanente le connessioni cerebrali e l’espressione dei geni di un individuo, condizionando il suo comportamento da adulto e aumentando il rischio di contrarre una particolare malattia.
- “Emozioni e cervello”. Il nostro cervello risponde agli stimoli dell’ambiente esterno e del nostro corpo attraverso i sentimenti, ed è importante saperli distinguere tra buoni e nocivi per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere. Queste stesse emozioni, però, possono esprimersi in modo esagerato in presenza di una malattia psichiatrica.
Il programma dettagliato delle iniziative della Settimana del Cervello promosse dalla Società Italiana di Neurologia sarà disponibile dai primi di marzo su www.neuro.it, mentre il calendario completo degli eventi organizzati in tutto il mondo sotto il patrocinio Dana Foundation si può consultare su www.dana.org/brainweek. Restate connessi!
Alessandra Gilardini
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