Sinp 2012: le novità sulla memoria

Sinp 2012: le novità sulla memoria.ROMA – La memoria è stato uno degli argomenti di cui si è ampiamente discusso al congresso annuale della Società italiana di neuropsicologia (Sinp) tenutosi a Roma a Novembre. Novità importanti sono state evidenziate in particolare nel campo della memoria prospettica (MP), una abilità essenziale nella vita di tutti i giorni che ci consente di ricordarci di svolgere azioni nel futuro.

La “Virtual Week” è uno strumento di valutazione della MP che simula una settimana reale, assegnando ai partecipanti compiti in particolari momenti della giornata (compiti basati sul tempo) o alla comparsa di specifici target (compiti basati sull’evento). I primi risultati dell’adattamento italiano sono stati presentati a Roma da G. Mioni e F. Stablum dell’Università di Pavova, insieme al collega P.G. Rendell dell’Australia Catholic University di Melbourne.

Dei 36 soggetti che hanno partecipato allo studio, la metà aveva subito un trauma cranico mentre gli altri erano nel gruppo di controllo (equiparati per età e scolarità). Le sessioni di valutazione si sono svolte in due tempi. La prima sessione in cui i partecipanti hanno svolto la Virtual Week mentre nella seconda sessione si sono sottoposti a una valutazione neuropsicologica.

I dati ottenuti evidenziano che i pazienti con trauma cranico si sono dimostrati meno accurati in entrambi i tipi di compito, tendenza che si è accentuata a pari passo con la gravità del trauma. Analizzando i tipi di errore commessi, è emerso inoltre che i pazienti presentavano più errori di omissione, mentre il gruppo di controllo piùrisposte in ritardo.

“Questo – ipotizzano i ricercatori – potrebbe indicare un deficit legato ad aspetti più propriamente mnestici nei pazienti, mentre nei soggetti di controllo gli errori potrebbero essere legati a lapsus attentivi”.

Dal canto loro, S. Bonnì e colleghi hanno portato i risultati duno studio su caso singolo relativo alla memoria a breve termine (MBT) spaziale. La donna allo studio, di 51 anni, con lesione frontoparietale mesiale destra, è stata sottoposta a diversi test di memoria a breve termine e memoria di lavoro visospaziale, mostrato risultati interessanti a una versione modificata del test di Brown-Peterson.

Alla paziente era richiesta la riproduzione di sequenze spaziali a differenti intervalli temporali dalla loro presentazione (0s, 5s, 10s, 20s) e la prestazione al test di locazione spaziale in cui veniva richiesto di richiamare pattern di posizioni spaziali in due differenti intervalli (0s, 10s). La donna otteneva prestazioni simili a quelle dei soggetti sani nella produzione immediata delle sequenze e delle posizioni spaziali, ma i deficit si riscontavano dopo un certo ritardo in entrambi i test. Anche la manipolazione spaziale di immagini mentali risultava risparmiata.

“Nel loro insieme pertanto le prestazioni suggeriscono un accelerato decadimento delle informazioni spaziali nella memoria a breve termine che alla luce dei modelli di funzionamento della working memory visuo-spaziale potrà portare a risvolti interessanti”, dicono i ricercatori.

Federica Danieli
Laboratorio di Comunicazione giornalistica
Università degli Studi di Milano Bicocca

Reference:

Congresso annuale della Società Italiana di Neusopsicologia (Sinp), Fondazione Santa Lucia, Roma, 9-10 Novembre 2012, http://www.sinp-web.org

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